La revisione è uno strumento per conquistare la credibilità di istituti bancari, possibili clienti e partner commerciali nei confronti dell’impresa. Parola di Pier Luigi Sterzi, amministratore unico della società di revisione legale Revilaw.
La finalità della revisione è quella di accrescere il livello di fiducia di chi interagisce con l’azienda. L’obiettivo principale è dare una forte garanzia di affidabilità dei conti aziendali. In pratica, chi si occupa di revisione ha il compito di accrescere la fiducia agli occhi dei terzi – ad esempio banche, potenziali clienti, fornitori e tutti coloro che hanno un interesse a interagire con quella società – affinché sappiano perfettamente che i conti di quella società sono conformi alla legge. Serve una specializzazione sia in campo contabile sia in quello giuslavoristico: da poco il revisore ha il compito anche di monitorare e segnalare in maniera tempestiva eventuali indizi di crisi che potrebbero sfociare nell’applicazione della normativa del Codice della Crisi d’Impresa. È quindi una professione con competenze estese: ha la responsabilità civile e penale di agire in tempo sulla correttezza dei conti aziendali, senza mai intervenire personalmente nelle diverse contabilità aziendali, ma supportando la governance al fine di correggere errori qualitativi e quantitativi. Il revisore deve rendere attendibile, chiaro e veritiero il bilancio agli occhi dei terzi.
La società nasce dall’iniziativa di cinque senior partner, per poter rendere disponibile nel panorama della revisione legale una struttura ad alto livello di professionalità. È nata amministrativamente in epoca della pandemia, quando nelle infinite difficoltà siamo stati lungimiranti a vedere davanti a noi un mondo di opportunità per le aziende e per la professione che si è evoluta nel corso del tempo. Ci siamo accorti che la domanda di chi fa impresa non era semplicemente avere un revisore che firmasse il giudizio a fine anno. L’imprenditore o l’imprenditrice lungimirante, al fine presentare la propria azienda ai terzi in maniera eccellente e concludere contratti importanti, cerca una società di revisione legale.
Revilaw è formata da team specializzati di professionisti e professioniste in diversi campi e per diverse competenze. La parola chiave è “rete”, infatti vi aderiscono oltre 130 commercialisti, commercialiste e revisori legali ed è la prima rete professionale specializzata in revisione legale costituita sul territorio nazionale. La forza di Revilaw è nelle persone che aderiscono e che sono dotate di approfondite conoscenze tecniche e professionali, poste a totale disposizione delle imprese clienti. È infatti una professione che implica specializzazione mirata, indipendenza assoluta e soprattutto impiega moltissime ore di formazione e studio.
L’aiuto per eccellenza transita dal concetto che essere supportato per tutti i trimestri da una figura come quella di un revisore legale significa: costruire il futuro della propria azienda; creare fiducia negli investitori terzi; confermare il grado di presenza sul proprio mercato di riferimento; esprimere affidabilità nei confronti delle banche, o verso determinati clienti (o potenziali) ma non solo.
La certificazione del bilancio da parte di un revisore consente di ottenere condizioni vantaggiose nei contratti aziendali, concentrarsi su investimenti strategici senza perdite di tempo, garantire la fruibilità dei crediti, accedere a gare d’appalto e ottenere finanziamenti adeguati alle capacità economiche dell’azienda. Revilaw seleziona con rigore le imprese con cui collabora, valutando indipendenza, competenze e reputazione, per garantire un servizio di qualità e massimizzare i profitti della revisione.
La difficoltà per eccellenza che affrontiamo quotidianamente, è certamente riuscire a farsi dare la documentazione – e l’accesso ad atti aziendali a noi consentiti dalla legge – dai consulenti della società client, e qualora tengano loro la contabilità diretta, nei tempi coerenti con le procedure obbligatorie della revisione legale. Abbiamo riscontrato una differenza abissale tra le società ben strutturate con un assetto amministrativo – contabile interno formato da dipendenti qualificati e tra nano imprese, dove chi ha l’impresa consegna i conti aziendali (ma anche semplici atti amministrativi) nelle mani del suo studio commercialista di fiducia. Spesso questi colleghi e colleghe non collaborano perché sono oberati di lavoro proprio attinente alla professione principale, appunto di commercialista. E altre volte invece, ci siamo trovati di fronte il consulente “vecchio stampo” che non ha ancora percepito il ruolo che ha il revisore oggi, il quale non è certamente emettere il giudizio sul bilancio a ridosso dell’approvazione dello stesso al fine della liquidazione del compenso. Per fortuna stiamo cercando di scardinare queste abitudini e questo modus operandi che sembra stia andando verso una netta minoranza.
Ho conosciuto Francesco Cardone alcuni anni fa per motivi di lavoro e sono rimasto subito impressionato dalla sua grande preparazione professionale nel campo della consulenza aziendale, consulenza strategica ed organizzativa delle numerose aziende sue clienti. Nello specifico Imprefocus ha il core business nel progettare, proporre e realizzare interventi operativi per migliorare la performance aziendale e tutelare il patrimonio dell’imprenditore. Pertanto abbiamo fin dall’inizio deciso di unire le forze per condividere progetti di collaborazione reciproca, sfociata in un accordo scritto di partnership, per consentire alle due organizzazioni di poter mettere a disposizione della propria clientela un’offerta professionale ancor più ampia per i settori di proprio riferimento. Sono stato fortunato ad aver avuto la possibilità di conoscere una grande professionista e un grande uomo.