Autore
Dott. Lorenzo Cassia– Dottore Commercialista e Revisore Legale
Partner Revilaw srl– Componente Commissione Controllo Societario e Revisione ODCEC CT– Capo Area regione Sicilia Revilaw srl
In conformità a quanto stabilito dal Principio di Revisione ISA Italia 315, l’obbiettivo del revisore è quello di garantire la conformità del sistema economico finanziario aziendale in merito al fatto che il bilancio non contenga errori significativi dovuti a frodi o irregolarità sia a livello di bilancio nel suo complesso sia a livello di singole asserzioni.
Per fare ciò, lo stesso principio di revisione stabilisce che il revisore deve svolgere procedure per l’identificazione e la valutazione dei rischi e questo avviene mediante “la conoscenza dell’impresa e del contesto in cui opera, compreso il suo sistema di controllo interno”, quest’ultimo inteso come “il processo configurato, messo in atto e mantenuto dai responsabili delle attività di governance, dalla direzione o da altro personale interno all’impresa, al fine di fornire la ragionevole sicurezza sul raggiungimento degli obbiettivi aziendali con riguardo all’attendibilità dell’informativa finanziaria, all‘efficacia e all’efficienza delle sua attività operativa e alla conformità alla legge e ai regolamenti applicabili”.
La conoscenza del sistema di controllo interno da parte del revisore si rileva particolarmente importante per valutare se l’insieme delle regole, delle procedure e strutture organizzative nel loro complesso siano adeguati al fine di monitorare, intercettare, valutare e mitigare i principali rischi ai quali l’azienda è soggetta. Nell’effettuare tali valutazioni, il revisore deve prendere in considerazione il sistema di controllo interno predisposto dalla società revisionata al fine di definire le procedure di revisione più consone alle circostanze ed esprimere, pertanto, un giudizio sull’efficacia e l’operatività di quest’ultimo.
A riguardo, preliminarmente, le procedure di revisione svolte dal revisore per valutare il sistema di controllo interno includono l’analisi delle cinque aree in cui esso si divide:
Dal punto di vista metodologico, vediamo quali sono le principali verifiche svolte dal revisore.
Innanzitutto, per quanto riguarda la valutazione dell’ambiente di controllo, il revisore deve valutare l’affidabilità della governance aziendale, ed in particolare l’integrità di questi con particolare riferimento alla loro propensione a diffondere all’interno del contesto aziendale delle pratiche di gestione ispirate a principi di corretta amministrazione e integrita morale. In questo senso, il revisore, deve altresì verificare se l’insieme dei compiti, delle funzioni e delle responsabilità (sistema di organizzazione interna) sia stato assegnato in maniera adeguata e a ciascun livello della società e, inoltre, se il “sistema delle autorizzazioni”, preliminare al compimento di taluni fatti, atti o transazioni aziendali, sia operativo ed efficace. Ad esempio, il revisore potrebbe verificare se il personale che svolge determinate mansioni ne possegga realmente le competenze. A tale scopo, il revisore si avvale generalmente di interviste e questionari.
Sotto il profilo del processo di valutazione dei rischi, il revisore, in conformità a quanto stabilito dal principio di revisione ISA Italia 315.15, deve valutare se l’impresa disponga di un processo finalizzato a:
Esempio di verifiche sulle procedure di controllo degli applicativi:
Di seguito viene riportato un programma-guida standard per la rilevazione ed analisi del sistema informatico aziendale.
Per ogni software:
Per quanto riguarda la valutazione delle attività di controllo e monitoraggio svolte dal management al fine di verificare eventuali errori o non conformità dovuti all’inefficacia dei controlli del sistema IT, in ambito EDP (Electronic Data Processing) o del sistema contabile, l’obbiettivo del revisore è quello di acquisire la ragionevole sicurezza sulla normale operatività dei controlli designati per le applicazioni, per il sistema informatico e per il sistema contabile. Esempi di verifiche sulle procedure di controllo e monitoraggio predisposte dalla società, possono riguardare:
Generalmente nelle imprese di minori dimensioni, questo sistema di valutazione dei rischi non è formalizzato e di conseguenza i punti di debolezza devono essere identificati dal revisore e nel momento in cui emergano delle carenze significative, queste devono essere comunicate tempestivamente per iscritto alla direzione (management letter).
Le carenze più comuni riscontrate dal revisore riguardano:
E’ opportuno sottolineare che non tutte le carenze riscontrante nel sistema di controllo interno vanno comunicate alla direzione, bensì solo quelle che potrebbero compromettere significativamente l’attendibilità del bilancio e la sua correttezza e veridicità, anche se, nell’ottica di una proficua collaborazione con l’impresa revisionata, eventuali carenze potrebbero essere comunicate anche in modo informale.