I Revisori Legali iscritti nell’apposito Registro sono perlopiù Dottori Commercialisti i quali, esercitano in via prevalente suddetta professione.
Nel Codice della Crisi d’impresa però, è stato chiarito che, in virtù del principio di indipendenza, non può essere nominato Revisore Legale entro il 16 dicembre 2019, il professionista che svolge anche attività di consulente della società sottoposta a tale obbligo. A tal proposito, per un ulteriore approfondimento, si rimanda al Principio di Revisione ISA Italia n. 402.
Si spera che il CCII possa essere una motivazione per favorire la nascita di una rete tra professionisti, destinata ad essere l’unica via professionale perseguibile, al fine di adattarsi al suddetto cambiamento specialistico.
L’inottemperanza dell’assemblea innesca la nomina d’ufficio del tribunale – Si ricorda, che se ci dovesse essere una evidente omissione dell’assemblea, concernente la nomina del Revisore entro il 16 dicembre 2019, interverrà tempestivamente, d’ufficio, il tribunale.
All’art 2477, comma 6 del codice civile, esattamente nella parte finale, viene chiarito che l’assemblea, la quale approva il bilancio in cui vengono superati i limiti del D.L 32/2019, deve provvedere, entro trenta giorni, alla nomina dell’organo di controllo o del revisore.
Si evidenzia il passaggio fondamentale, da non sottovalutare in occasione delle prossime nomine, secondo il quale: se l’assemblea non provvede, alla nomina provvede il tribunale su richiesta di qualsiasi soggetto interessato o su segnalazione del conservatore del registro delle imprese.
A tal proposito si prevede, o perlomeno si attenderà, un sistema di elaborazione dei dati di bilancio, tale per cui sarà collegato, in automatico, alle omissioni di nomina con conseguente risoluzione della fattispecie assegnata direttamente al tribunale.
Cresce il numero degli iscritti –Il 2019, per merito del Codice della Crisi d’Impresa, è senza dubbio l’anno che vede protagonisti i Revisori Legali dei Conti. La professione sta subendo un notevole cambiamento e a testimoniare gli effetti di tale mutamento, sono gli oltre 152mila Revisori Legali presenti nel registro tenuto presso il MEF.
In data 21 giugno 2019, il MEF, con la cancellazione per morosità di circa 12.500 Revisori, aveva contribuito a far calare il numero degli iscritti che si attestava a circa 145mila professionisti.
In seguito, veniva pubblicata sul sito del MEF, la FAQ n.10, che forniva il seguente chiarimento:
- “Il revisore cancellato per morosità può reiscriversi al registro della revisione legale una volta versato quanto dovuto, essendo in tal modo rimosse le cause che avevano originato la cancellazione. A tal fine è necessario presentare una nuova domanda di iscrizione compilando il modulo RL_01. Non si applica la disciplina riguardante la cancellazione per irregolarità commesse nello svolgimento dell’incarico di revisione legale di cui all’articolo 24, comma 1, del decreto legislativo n. 39 del 2010, né è necessario che trascorrano almeno 6 anni dal provvedimento di cancellazione al fine di ottenere una nuova iscrizione.”
Ad oggi – tra i nuovi iscritti e quanti hanno provveduto a sanare la cancellazione per morosità – risultano presso il Mef oltre 152mila professionisti.
I soggetti presenti nel registro degli iscritti non sono giovani professionisti abilitati, ma si tratta di professionisti senior che, consapevoli del processo di cambiamento che sta investendo la professione, hanno voluto anticipare i tempi.
Tra i giovani questa professione non è, purtroppo, molto conosciuta e si auspica che la nuova riforma della Crisi d’impresa possa divulgare e far comprendere, l’importanza della figura professionale del Revisore Legale.
Pubblicato il: 2019-11-19 06:05:31
